Riprendono le indagini strumentali in altofondale del progetto “Archeorete Egadi 2013”
Ormai è difficile enumerare i luoghi, gli interventi, gli scavi, i numerosi ritrovamenti e i relativi recuperi legati alle ricerche strumentali che la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana ha realizzato negli ultimi anni con la collaborazione di RPM Nautical Foundation. Ininterrottamente, dal 2005 ad oggi, le acque antistanti le tre isole dell’Arcipelago delle Egadi sono state analizzate sistematicamente e anche per questa ultima campagna, iniziata il 14 giugno 2013, le operazioni in mare saranno condotte con l’ausilio della nave R/V Hercules, imbarcazione oceanografica a posizionamento dinamico (DPS) dotata di sistemi di ricognizione elettroacustica e visive di ultima generazione. In questa nuova fase in particolare si sta usando, per la prima volta in Italia, un particolare sonar a scansione laterale per l’individuazione sul fondale di elementi d’interesse storico-archeologico. Questo innovativo strumento che lavora in profondità montato su una particolare struttura metallica è stato portato in Sicilia da John Henderson del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Nottingham con la collaborazione dell’Ingegnere Geofisico Brian Abbott della Nautilus Marine Group e ci consentirà di tracciare, con il suo particolare sistema di scansione a 360°, ancor meglio e con una precisione millimetrica i fondali che furono i luoghi che il 10 marzo del 241 a.C. videro lo scontro finale della Prima Guerra Punica. Contemporaneamente, in una prima fase di ricognizione visiva, effettuata per il completamento dell’indagine in aree fino ad adesso non ancora indagate, altre emozioni si sono aggiunte. Solo pochi giorni di verifica diretta con l’ausilio del ROV e già è stato intravisto Egadi XI. L’undicesimo rostro delle Egadi si aggiunge alla ormai numerosa collezione della Soprintendenza del Mare. E’ inutile dire che nonostante l’enorme stupore, non ci abitueremo mai alla vista di tanta imponenza. Difatti il rostro si è presentato in posizione eretta su una distesa sabbiosa a circa 80 metri di profondità, minaccioso ancor oggi. Altro ancora è presente sugli ormai mitici fondali trapanesi, altro ancora sarà portato alla luce, altro ancora sarà restituito dalla storia antica alla storia futura.
Il 28 giugno i lavori saranno presentati ufficialmente a Trapani con l’incontro a tema “La Battaglia delle Egadi, ricerche e scoperte nelle acque trapanesi”, distinto da due eventi collegati:
ore 18,30 – Banchina Garibaldi del porto di Trapani, visita guidata a bordo della nave oceanografica R/V Hercules;
ore 19,30 – Auditorium Sant’Agostino di Trapani, conferenza di presentazione del progetto “Archeorete Egadi 2013”.
Ricordiamo sempre che gli importanti risultati, conseguiti e che sicuramente si conseguiranno con la presente campagna 2013, non sarebbero stati raggiunti senza l’indispensabile e fattiva collaborazione della locale Capitaneria di Porto, dei sommozzatori della Guardia Costiera, della Soprintendenza per i Beni culturali di Trapani, dell’Area Marina Protetta delle Egadi, della Shipping Agency di Luigi Morana, della marineria, dei diving, dei subacquei, dell’Associazione Culturale Tempo Reale e degli amici locali.
Info: Stefano Zangara – Unità Operativa IV Progettazione delle ricerche in alto fondale e degli itinerari culturali subacquei,
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